red product tagConsumatori Economia 

Giovedì cominceranno i saldi, ecco il vademecum di Assoutenti per evitare fregature. Confcommercio ricorda le regole

Le regole per approfittare al meglio delle vendite di fine stagione che inizieranno giovedì 5 gennaio e termineranno sabato 18 febbraio. Nuove regole europee: tutti i capi dovranno mostrare nel cartellino il prezzo praticato negli ultimi 30 giorni

“I saldi sono un’ottima opportunità per tutti coloro che hanno possibilità di acquisto (e sono riusciti a mettere qualche soldo da parte dopo aver pagato le bollette) ma anche e soprattutto per chi sta cercando di risparmiare, visti gli abnormi aumenti dei prezzi degli ultimi mesi – dichiara il presidente di Assoutenti Furio Truzzi -. È importante, tuttavia, non farsi prendere dalla ‘febbre degli acquisti’, I saldi invernali devono essere un’occasione per trovare prodotti di qualità a prezzi convenienti e non una ‘sagra del consumismo’: nel periodo dei saldi occorre prestare attenzione alle reali opportunità di risparmio, fare una valutazione del rapporto qualità/prezzo e ricordare sempre che la riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione di diritti di chi compra”.

Non tutti sanno, però, che per i saldi 2023 il Parlamento Europeo ha emanato nuove regole per la tutela dei consumatori, approvate dal Consiglio dei Ministri lo scorso 2 dicembre. Nei casi di “contratti con clausole vessatorie, condotte commerciali scorrette, concorrenza sleale o comunicazioni commerciali non veritiere”, la tutela degli utenti viene ampliata e si inaspriscono di conseguenza le sanzioni nei confronti dei potenziali truffatori.

Ecco il nuovo vademecum per acquistare in maniera consapevole: 

  1. Tutti i prodotti dovranno essere accompagnati dal prezzo praticato negli ultimi 30 giorni. Gli annunci di riduzione del prezzo, quindi, dovranno indicare anche quello praticato nei 30 giorni precedenti: questa è la prima, grande novità di questi saldi. Da questa regola, tuttavia, saranno esentati i prodotti presenti sul mercato da meno di trenta giorni nonché quelli agricoli e gli alimentari deperibili.
  2. Come tutti gli anni, per i negozianti è previsto l’obbligo di esporre il prezzo iniziale, il prezzo scontato e la percentuale di sconto applicata (occhio quindi al cartellino!). Il venditore è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato; se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante e non esitare, in caso di difficoltà, a contattare l’ufficio di Polizia Municipale del Comune.
  3. Non è invece obbligatorio permettere il cambio di un prodotto o di un capo esente da difetti dopo l’acquisto: la possibilità di cambio è rimessa alla discrezionalità del commerciante (conservare comunque lo scontrino, nel caso l’esercente lo permetta!).
  4. È importante conservare sempre lo scontrino soprattutto per gli eventuali difetti che si palesano dopo l’acquisto: la legge garantisce all’acquirente il diritto di cambiare la merce difettosa anche nel periodo dei saldi. Ogni bene acquistato da un consumatore per uso proprio e della propria famiglia, gode di una garanzia piena ed assoluta di due anni, e di almeno un anno quando si tratta di un bene usato. Il venditore è obbligato per legge a fornire questa garanzia e, quindi, è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.
  5. In molte Regioni è previsto l’obbligo di separare i prodotti in saldo da quelli a prezzo normale e, quando non è possibile, è necessario utilizzare cartelli o altri mezzi per fornire informazioni non ingannevoli.
  6. Se il negoziante espone articoli delle stagioni precedenti, deve indicarlo con chiarezza e garantire, a sua volta, un ulteriore deprezzamento rispetto a quelli della stagione corrente.
  7. Per l’acquisto con carta di credito delle merci in saldo valgono le stesse regole dell’acquisto a prezzo pieno: ciò significa che i negozianti sono tenuti ad accettarla anche nel periodo dei saldi.

“Ci rifacciamo alle parole del presidente nazionale Giulio Felloni e confidiamo che saranno saldi molto apprezzati dai consumatori per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità – dice la presidentessa di Federmoda Genova-Confcommercio, Manuela Carena -. E saranno veramente tanti ed ottimi gli affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique della nostra città. Maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, stimiamo anche in Provincia di Genova una crescita dei saldi rispetto all’anno scorso, a livello nazionale si ipotizza un 10%, speriamo di allinearci, un aumento più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, ma crediamo che si respiri un’aria di rinnovata fiducia nei confronti dei negozi di tradizione, di vicinato in special modo quelli orientati vero strategie innovative legate anche alla sostenibilità, al sevizio personalizzato, all’omnicanalità e basate sulla correttezza e la serietà. Proprio per questo rinnoviamo l’invito a scegliere durante questi saldi invernali i negozi di vicinato, vero cuore pulsante dei nostri territori”.

Ecco le regole dei saldi che Confcommercio vuole ricordare

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Related posts